venerdì 19 dicembre 2003

UNITA' &nbsp...































UNITA'   FANTA-IMMAGINARIA


Cosa accade se l'unità immaginaria  i  non "sta" dove di consueto


nella seguente     c  è l'unità immaginaria  ( ossia  i )


h e k sono la parte reale e il coefficiente della parte immaginaria di b


n è l'ortogonale di a  (n come "normale", sinonimo di "ortogonale")


la circonferenza goniometrica (centro 0 e raggio 1) è in colore blu

m è il prodotto ab (prova a scegliere col mouse vari valori di a e di b)
puoi spostare il centro della circonferenza spostando da 0 il punto d
puoi aumentare il raggio della circonferenza con la barra spaziatrice
puoi tornare al raggio 1 digitando C (="clear")  dalla tastiera
puoi spostare tutta la figura trascinandola col tasto destro del mouse
puoi ingrandire o rimpicciolire tutta la figura con i tasti  +  e  -
muovendo c visualizzi cosa accade quando  i  viene posta in  c
conclusione: uno stesso sistema algebrico descrive più situazioni

sabato 13 dicembre 2003

...




















Error: Cannot run the Java applet.
( per i numeri immaginari )

muovendo b si modifica la lunghezza del segmento verticale (all'inizio pari a 3.14)
muovendo a si modifica  la grandezza del numero naturale f (all'inizio f=6)

indicata con t l'ordinata di b, si ha :


m = 1 + i t ,  g = 1 + i t / f ,  k = ( 1 + i t / f )f


la funzione esponenziale viene definita come


exp(x) := lim f®¥ ( 1 + x / f )f

al tendere di f all'infinito, k tende a exp(it) , che è il punto della circonferenza goniometrica estremo insieme a 1 di un arco di lunghezza t (avvolgimento di t)
a seconda del segno di t l'avvolgimento avviene in senso antiorario oppure orario

 


 





venerdì 12 dicembre 2003

Somma di...






















bordercolorlight="#00FFFF">Somma di angoli :  con  c  scegli   FACE="Symbol">a   e con  b scegli  b
.
bordercolorlight="#00FFFF">
code="PGC.class" width="60" height="30" archive="PGC.jar" align="absmiddle">



























bordercolorlight="#00FFFF">la somma di a e b
  è per definizione la loro composizione :
bordercolorlight="#00FFFF">

  ( a + FACE="Symbol"> b ) ( x , y )   :=    b
( a
( x , y ) )

bordercolorlight="#00FFFF">Nella figura il punto  d   può essere spostato
col mouse e si ha :

   ( a + FACE="Symbol"> b ) ( d )  =  b ( a( d ) ) = FACE="Symbol">b ( n ) = m

bordercolorlight="#00FFFF">ricordando che a(1) =(cos FACE="Symbol">a , sin a) , b(1)
=(cos b , sin b)

e le formule di
rotazione, si ha : ( a + b )( 1 )
  =  b ( a( 1 ) ) =


b(cos a,sin FACE="Symbol">a) = (cos a)(cos b,sin
b) + (sin a)(-sin
b,cos b)


    Quindi :   cos (a + FACE="Symbol"> b) = cos a cos b - sin
a sin b


sin (a + b) = cos FACE="Symbol">a sin b + sin a
cos b

domenica 7 dicembre 2003

il "decalogo" ...






























il "decalogo" della moltiplicazione fra numeri complessi
Puoi muovere col mouse i numeri complessi a e b. Il prodotto a*b è f .
il piano nelle figure può essere traslato col mouse tenendo premuto il tasto CONTROL (Ctrl)

1) prendiamo in esame l'esempio: 3*b = (1+1+1)*b = b+b+b (ad ogni 1 si sostituisce b)

2) sappiamo che l'ortogonale (antiorario) di z=x+yi è ort(z)=-y+xi, in particolare ort(1) = i
3) procediamo come in 1) con: (3+2i)*b=(1+1+1+ort(1)+ort(1))*b=b+b+b+ort(b)+ort(b)
4) si "induce" la definizione: a*b = (p+qi)*b = p b + q ort(b) = Re(a) b + Im(a) ort(b)
5) se b = x+yi , si ha: a*b = (p+qi)*(x+yi) = p(x+yi) + q(-y+xi) = (px-qy) + (py+qx)i
6) graficamente, moltiplicare a per b significa "rotodilatare" a così come 1 si "rotodilata" in b
7) la "dilatazione" può essere anche "contrazione", a seconda di quanto b "dista" da 0
8) conj(b)=Re(b)-Im(b)i è il "coniugato" di b ossia il simmetrico di b rispetto all'asse reale
9) b "dista" da 0 quanto 1 da 0 quando la stessa rotodilatazione porta 1 in b e conj(b) in 1
10) per visualizzare 9) porta a in conj(b); in tal caso, se b dista 1 da 0, f=a*b=conj(b)*b=1
per comodità si è posto a=conj(b), quindi b dista 1 da 0 quando f=conj(b)*b=1

giovedì 4 dicembre 2003

Rotazioni into...














Rotazioni intorno all'origine 0 (angoli) : muovi c per scegliere l'angolo
una rotazione a intorno all'origine (angolo) porta 1 in a(1)=(a,b)=f
proprietà 1) a( i ) = a( 0 , 1 ) = ( -b , a ) = g (ortogonalità)

proprietà 2) a( d ) = a( x , y ) = a( x 1 + y i ) = x f + y g = n


                            (conservazione delle coordinate)    

proprietà 3) a( h ) = a( a , -b ) = 1       (rigidità)



















p r i m e    c o n s e g u e n z e

(x', y') = a(x,y) = x a(1) + y a(i) = x(a,b) + y(-b,a) = ( xa-yb , xb+ya ) (rotazione)
( 1 , 0 ) = a( a , -b ) = ( a2 + b2 , 0 ) ,   quindi a2 + b2 = 1 (relazione pitagorica)

cos a := a   (definizione di coseno)


sin a := b   (definizione di seno)


G := C1 := { (a,b) : a2 + b2 = 1 }       (circonferenza goniometrica)

 c = ( p , q ) = t f ,   f Î G ,   t ³ 0    Þ   t = | c | := Ö( p2 + q2 )       (modulo)
( 1 , m ) = | ( 1 , m ) | a(1) Þ cos a ¹ 0 , m = tg a := sin a / cos a (tangente)



























 


 


 


 


 


 

martedì 2 dicembre 2003

 







un
interessante sito-miniera


 






Se 
durante il navigare in questo
o in altri siti
appare una finestra che propone
o esige il tuo assenso o una conferma
ad una installazione di programma
o esorta a dire "sì" o dare "ok"
a qualche azione o qualche "perfezione",
consiglio è di chiuderla con l' x 
posta sulla monella in alto a destra
o
- se tale facoltà non l'han lasciata -
beccando la finestra incriminata
con clic sulla sua barra superiore
e poi schiacciando insieme ALT-F4.
Di questo la cagione dove sta?
Risponne er cinesino pe' cita' : 
" Alma a commelcio è pubblicità ,
mentle suo còlpo è fatto . . .
pe' flega' "

venerdì 28 novembre 2003

The answer ...





The answer


my friend


was blowing in the wind ?


Thy answer ...


has blown away in the wind !

martedì 25 novembre 2003

...




Error: Cannot run the Java applet.


muovi il punto a nell'applet, esplora il comportamento usando anche il pulsante "details".


Come funziona il meccanismo per produrre poligoni regolari? (classe 4^R)

sabato 22 novembre 2003

giovedì 13 novembre 2003

classe 2^ R





























































Esercitazione con Cabri : macro “sistema di riferimento su due punti”


consiglio : attiva la guida in linea col tasto  <F1>


passo


strumento


azione / creazione


1


punto


punti 0 e 1


2


segmento


segmento da 0 a 1


3


retta perpendicolare


retta per 0 perpendicolare al segmento 01


4


circonferenza


circonferenza con centro in 0 e raggio in 1


5


punto


intersezione di retta (3) e circonferenza (4), nome = i


6


mostra/nascondi


nascondi (2), (3), (4)


7


nuovi assi


assi per i punti 0, 1, i


8


oggetti iniziali


seleziona i punti 0 e 1


9


oggetti finali


seleziona gli assi (7) (indica solo l’asse x)


10


definizione macro


dai alla macro il nome: assi su due punti ; premi <invio>


11


assi su due punti


clicca su due punti distinti del piano


12


file > salva


salva il foglio di lavoro col nome: assi su due punti



I nuovi strumenti modificano l'insegnamento della matematica


domenica 9 novembre 2003

La formula di Eulero per i numeri immaginari


l'applet anima al crescere del numero naturale n la poligonale avente per vertici i punti (1+it/n)k, con k da 0 a n, per cui l'ultimo vertice è (1+it/n)n, espressione che tende a exp(it)=eit . Il valore di t può essere modificato col mouse.
L'animazione sul parametro n è molto lenta, per cui può convenire scaricare la figura cabri (doppio clic sull'applet e, dalla barra che appare inferiormente, selazionare "scarica la figura" - ultimo pulsante) e lavorare diettamente da Cabri-Géomètre.


Per scaricare direttamente la figura "zippata", clicca qui


venerdì 7 novembre 2003

Caleidoscopio Java


muovi il punto p che si muoverà lasciando la sua traccia insieme a tutti i suoi associati colorati.

giovedì 30 ottobre 2003

guida di Cabri-Géomètre e di MathView


alla mia pagina:






...

martedì 28 ottobre 2003

lunedì 27 ottobre 2003

















Densità, continuità, divisibilità

Densità : dati x e y in R tali che x<y, esiste un z in R tale che  x<z  e  z <y  (in breve : x<z<y ).


  Ciò deriva dall’assioma:    x R+  ⇒  x’ R+  x-x’ R+ .


  Infatti, preso  x’ in modo che x’>0 e  x’<y-x , si ha  x<x+x’<y .


Conseguenze :


Teorema (di subdimezzabilità o subdivisibilità binaria) :


  dato x>0, esiste y>0 tale che       2y=y+y<x .


   dimostrazione:  preso  z>0 tale che z<x (l’esistenza di un tale z è postulata dall’assioma precedente), se anche 2z<x si prende y=z, altrimenti si prende y<x-z


(infatti da 2z x segue  x-z   z  e quindi  2x-z x+z , quindi 2(x-z)=2x-2z x)


Teorema (di subdivisibilità) :


  dato n numero naturale non nullo e dato x>0, esiste y>0 tale che    ny < x .



  dimostrazione: si procede per induzione su n. Se n=1 l’asserto coincide con l’assioma di densità. Supposto che esista y>0 tale che ny<x ,  dalla subdimezzabilità segue l’esistenza di un y’>0 tale che 2y’<y ,  per cui si ha:


  (n+1)y’ ≤ 2ny’ < ny < x .
Continuità

   Definizioni :


1) dati A e B sottoinsiemi di R si dice che A precede B (scrivendo A<<B) se A e B sono non vuoti e ogni elemento di A è minore di ogni elemento di B.


  (In particolare ne segue che A e B sono disgiunti)


2) intervalli :   [a,b] := {x : a x b} ,


                     ]a,b] := {x : a < x b} ,


                     [a,b[ := {x : a x < b}  ,


                     ]a,b[ := {x : a < x < b} ,


    semirette :  [a , [ := {x : a x } , 


]a , [ := {x : a < x } (illimitate superiormente) ;


                    ]- , a] := {x : x a } ,


]- , a[ := {x : x < a } (illimitate inferiormente) .


3) un sottoinsieme A di R è detto “collocato inferiormente” se precede il suo complementare; un sottoinsieme B di R è detto “collocato superiormente” se il suo complementare lo precede. Analogamente se invece di R consideriamo R+ (e quindi  A è sottoinsieme di R+ e l'insieme complementare di A è riferito a R+).


Assioma di continuità (di R) :


Ogni sottoinsieme di R collocato inferiormente è una semiretta illimitata inferiormente  
(quindi del tipo  ]-
, a]  oppure ]- , a[  ).


 Una versione perfettamente equivalente (provare per esercizio tale equivalenza) si ottiene limitandosi ai numeri reali positivi :


Assioma di continuità (di R+) :


Ogni sottoinsieme di R+=]0,[ collocato inferiormente è un intervallo del tipo  ]0,a] oppure ]0,a[.


L’elemento a è detto “separatore” (o “elemento di separazione”) fra A e il suo complementare. Esso è anche detto “estremo superiore” di A e “estremo inferiore” del complementare di A  ;   nel caso in cui esso appartiene ad A (ossia  A=]- , a] oppure ]0,a] ) è detto “massimo” di A  ,  mentre nel caso esso non appartiene ad A (ossia  A=]- , a[ oppure ]0,a[ ) esso è detto “minimo” del complementare di A.


Divisibilità : se n è un numero naturale non nullo, per ogni x>0 esiste un unico y>0 tale che ny = x.

(Se invece x<0, allora esiste un unico y<0 tale che  n y = x , per provare la quale cosa si procede a dividere –x>0 e poi a cambiare di segno il risultato della divisione).


      La dimostrazione (che nel caso n=1 è ovviamente inutile) si ottiene considerando i due insiemi seguenti :
A := {z :  nz
 x }  e   B :={z :  nz >  x}, che risultano essere complementari e il primo precedente il secondo, per cui si pone y uguale al separatore di A e B. Tale y non può verificare né la condizione ny>x (in quanto se così fosse, preso p > 0 tale che  np < ny-x ,   si avrebbe n(y-p)=ny-np>ny-ny+x=x e quindi y-p minore di y ma in B, invece che in A) né la condizione ny<x (in quanto se così fosse, preso p > 0 tale che  np < x-ny ,  si avrebbe n(y+p)=ny+np<ny+x-ny=x e quindi y+p maggiore di y ma in A, invece che in B) e pertanto deve risultare ny=x.



venerdì 24 ottobre 2003







Esercizio - 3^S


Sia P=(1,1) e Q=(r,0), con r non negativo;


1) determinare l’equazione della retta s passante per P e Q


2) determinare l’equazione della retta s_|_(P) passante per P e perpendicolare a s


3) determinare l’equazione della retta s_|_(Q) passante per Q e perpendicolare a s


4) determinare l’equazione della retta s_|_(M) passante per M=(punto medio fra P e Q) e perpendicolare a s


5) detta q(r) la intercetta sulle ordinate della retta al punto (4), stabilire per quali valori di r tale intercetta è positiva, nulla o negativa


6) il caso relativo a q(r)=0 corrisponde ad avere un triangolo isoscele nella figura rappresentante la configurazione per tale caso. Quale è tale triangolo?


7) generalizzare quanto fatto nei precedenti punti (1)...(6) al caso di un punto P=(a,b) con b>0.

giovedì 23 ottobre 2003

PROGRAMMA DI MATEMATICA


CLASSI 5^S e 5^V - anno scolastico 2003/2004 (insegnante: Gaetano Speranza)



Funzioni e loro dominio. Funzioni reali di una variabile. Funzioni reali lineari di variabile reale e loro rappresentazione. Intervalli in R e topologia della retta reale.



Modellii lineari ( y = a x ) e loro traslati ( y = a x + b ). Retta passante per due punti nel piano cartesiano.



Modelli quadratici ( y = a x2 ) e loro traslati ( y = a x2 + b x + c ). Determinazione della traslazione che trasforma y = a x2 in


y = a x2 + b x + c .



Velocità di crescita di una funzione. Approssimazione del grafico di una funzione in un suo punto con la retta tangente (problema della linearizzazione locale); il concetto di derivata, esaminato anche con l’uso del computer.


Il concetto di differenziale per funzioni di una variabile reale: approssimazione dell’incremento effettivo con l’incremento lineare.


Principali derivate (delle funzioni y = costante , y = xn , y = ax , y = sin x , y = cos x , con le relative dimostrazioni) e delle tecniche di derivazione di applicazione delle formule di derivazione di somme, prodotti, composizioni di funzioni.


Applicazioni di tali regole alla determinazione delle derivate di funzioni più composte, quali y = tg x = sin x / cos x .


Le funzioni goniometriche inverse arcsin, arccos, arctg e le loro derivate .


Studio di una funzione utilizzando il calcolo differenziale, con applicazioni a semplici casi.



Successioni ( funzioni con dominio N+ ) e limiti di successioni e di funzioni : il numero di Nepero come limite della successione (1+1/n) n . Richiami delle regole di calcolo con i logaritmi.


Limiti collegati al limite di Nepero. Limite di sin x / x per x tendente a zero. Cenni al concetto di serie.



Il problema della misura dell’area sottesa dal grafico di una funzione (ossia compresa fra questo e l’asse delle ascisse) e compresa fra rette verticali di ascisse date.


Definizione dell’integrale definito di una funzione esteso ad un intervallo [a,b] , introdotto come applicazione dei concetti di limite di una successione e dell’operatore di sommatoria e con equisuddivisione dell’intervallo di integrazione : scaloidi anticipato (o sinistro) e posticipato (o destro) approssimanti. Estensione del processo di integrazione definita al caso di suddivisione qualunque dell’intervallo.



Integrale definito di una somma di funzioni, del prodotto di una funzione per un numero (multiplo di una funzione). Scambio degli estremi di integrazione. Suddivisione dell’intervallo di integrazione [a,b] in unione di sottointervalli [a,c] e [c,b].



Teorema fondamentale del calcolo integrale e collegamento dell’integrale definito con le primitive della funzione integranda.



Integrale indefinito di una funzione, ovvero insieme delle primitive di questa. Esame della motivazione e del significato geometrico della costante di integrazione a meno della quale è individuata una primitiva.


Integrazione, definita e indefinita, per parti, per sostituzione, per decomposizione in somma della funzione integranda.